Perché questo sito?

Il Natale si avvicina in questo anno che è stato per tutti un po’ particolare, per usare una parola di ambigua connotazione, che per alcuni significa molto difficile e per altri un po’ meno.

Chi mi conosce bene, sa che in questo periodo di solito mi trasformo in una specie di elfo al servizio di Babbo Natale: adoro scervellarmi per trovare il regalo ideale che possa far felice chi occupa un posto importante nella mia vita. E il lavorio di idee cresce ulteriormente dal momento che ritengo che siano parecchi i requisiti da soddisfare per un buon regalo, al di là dei gusti del destinatario chiaramente.

Da quando ho cominciato ad interessarmi di sostenibilità e innovazione sociale, ho ridimensionato i criteri con cui acquisto qualunque cosa, compresi i regali. Quest’anno però, data la situazione complicata soprattutto per alcuni settori, mi sembra ancor più importante e direi urgente che tutti approfittino dell’occasione che ci offre il Natale per sostenere le realtà più in crisi, anziché arricchire grandi store che stanno già bene così.

Sempre più spesso mi capita di vedere il mondo diviso tra chi compra solo su Amazon e chi invece lo odia e vuole boicottarlo. Premesso che spesso rischio di far parte della seconda categoria, in generale non mi piace mai estremizzare e tanto meno demonizzare qualcosa. Credo che Amazon sia un mezzo efficace in alcuni casi e, in parte, trovo affascinante (e anche un po’ inquietante) il modo in cui sia cresciuto così a dismisura. Acquistare su Amazon quindi non è scendere a patti col demonio e soprattutto per alcuni tipi di acquisti (per esempio gli oggetti tecnologici) diventa spesso quasi l’unica alternativa.
C’è però una moltitudine di tipologie di prodotti che si possono facilmente acquistare altrove, tra l’altro a buon prezzo e con servizi addirittura migliori.
Ebbene sì, in Italia siamo pieni di piccole realtà che ogni anno cercano di portare avanti con passione e determinazione la propria attività e che spesso, per potersi allineare con principi che ritengono importanti (sostenibilità, lavoro etico e dignitoso per i dipendenti, filiera corta, produzioni a basso impatto, circolarità nella produzione,…) devono fare i conti con costi ingenti e poco sostegno statale nella tassazione. Se poi ci mettiamo una pandemia di mezzo i conti son presto fatti!

E’ quindi questa la motivazione per cui ho deciso di lanciare questo sito: mettere a disposizione le mie ricerche su una serie di piccole realtà di cui sono venuta a conoscenza negli anni, con la speranza che tra queste ce ne sia almeno una che possa fare al caso vostro per qualche regalo natalizio.

La mia convinzione è che spesso il motivo per cui non si scelgono alternative più sostenibili è più legato all’ignoranza (nel significato del “non conoscere”) e alla mancanza di tempo, più che alla mancanza di intenzioni.

Ovviamente i miei restano umili consigli: ci sono moltissime altre realtà non citate ma altrettanto valide e, per questo, mi piacerebbe nel corso del tempo aumentare il bacino di esempi, magari anche grazie al contributo di qualche amica/o che condividono con me la passione e sensibilità verso questi temi.

Insomma spero che tutto ciò possa essere utile.
Buon Natale,
Giulia